Il mio fantasma preferito è quello di Canterville!
Avevo una zia suora missionaria che conosceva molto bene l’inglese: sosteneva che in gran parte il merito di ciò era da attribuirsi alle letture in lingua che aveva fatto in abbinamento allo studio.
E sosteneva anche che fosse assai più producente per gli studenti leggere qualche cosa di intrigante ed appassionante come i gialli di Agatha Christie, ma che l’autore più divertente ed interessante fosse senza ombra di dubbio Oskar Wilde!
Fu così che mi destreggiai nel leggere “Il fantasma di Canterville” in lingua originale, comprensibilissimo per altro, anche per i principianti, un racconto molto carino e scoppiettante che poi usai come uno dei racconti della buonanotte per mia figlia, quando era piccolina, e che la divertiva da morire.
E insomma, in questo periodo dell’anno in cui abbondano figure di zucche, pipistrelli e fantasmi, ho pensato di ispirarmi proprio a questi ultimi ricordando con affetto il grande autore irlandese.